giovedì 28 gennaio 2010

COACHING

Chi è il coach e cosa fa?
Il Coach è un professionista, esperto di processi evolutivi che aiuta i suoi Clienti ad acquisire un nuovo punto di vista sulle situazioni che vivono, aiutandoli a migliorare le loro performance, incoraggiandoli e seguendoli al tempo stesso nella propria evoluzione personale e professionale a raggiungere quegli obiettivi che si sono prefissati o formandone correttamente di nuovi insieme. Il Coach presta attenzione a "Chi sei" e "Cosa vuoi" e lo supporta nello scoprire la sua strada su "Cosa fare" e su "Come farlo". Il coaching è una relazione che favorisce l‘autoconsapevolezza e che facilita la realizzazione dei propri traguardi. Il ruolo di un coach non è quello di dare soluzioni „standard“, ma è quella di fare emergere le qualità del Cliente , renderlo consapevole, per permettergli di entrare in contatto con se stesso in modo potenziante, e di accedere in modo naturale al proprio bagaglio di esperienze e di capacità, e vivere la realtà in modo più funzionale e costruttivo. Le proposte del coach facilitano l' esplorazione di nuove possibilità, la focalizzazione dei propri obiettivi, la presa di coscienza dei propri punti di forza, le strategie vincenti al raggiungimento dei propri traguardi. Un coach aiuta a tradurre in azioni concrete i propri apprendimenti e a rimanere focalizzato sul risultato che vuole ottenere.
A quale figura professionale si avvicina?
Differentemente da un consulente, il coach guida il cliente affinché, utilizzando le proprie esperienze, le proprie competenze e la propria creatività, individui le soluzioni autonomamente. Ogni persona è unica e specifica e ha un diverso modo di rapportarsi con se stessa e di attivarsi verso i propri obiettivi. Le domande di un coach aiutano a trovare una maggiore connessione con se stessi e a orientare le proprie riflessioni e azioni verso il traguardo che ci si è posti, utilizzando la leva della responsabilità.
Un formatore propone tecniche, metodologie o insegnamenti che aiutino le persone a trovare un migliore efficacia e soddisfazione relazionale o personale. All'interno di una sessione di coaching possono esserci momenti di formazione. Le soluzioni, possono essere trovate dal cliente solo attraverso una esplorazione personale guidata e attraverso delle esperienze concrete. Il ruolo di un coach è proprio quello di accompagnare una persona in questo percorso di scoperta, alimentando la sua autonomia, autoconsapevolezza, volontà e responsabilità. In un percorso di coaching una persona apprende soprattutto da se stessa e dalle proprie esperienze. E' uno psicologo? Il coach non aiuta il cliente ad analizzare e elaborare il proprio vissuto emotivo, ma lo aiuta a gestirlo; e qualora si renda conto che vi sono dei conflitti emotivi irrisolti che frenano l'efficacia del coaching consiglia al cliente di affrontarli in un altro modo. Il coaching non è idoneo alla risoluzione di problematiche psicologiche. Il focus del coaching non è sulle cause passate, ma sulle soluzioni; non è concentrato sul passato, ma sul presente e sul futuro. Il suo motto e‘ „qui ed ora“ .
Qual'è la sua formazione?
Un coach ha acquisito innanzitutto una solida formazione sulla metodologia del coaching. E' possibilmente un coach certificato. Ha seguito una scuola e si addestrato per sviluppare le proprie attitudini e competenze di coaching. All'interno della sua formazione di coaching può avere inserito anche altre competenze più specifiche (come, ad esempio, la PNL, l'analisi transazionale, l'ontologia del linguaggio, ecc..)
Quando è nato il coaching?
Timothy Gallwey, un pedagogista dell’Università di Harvard si era interessato ai processi di insegnamento di diversi sport, in particolare il tennis, mettendo in luce il fatto che i risultati che si ottengono in uno sport dipendono dal proprio "gioco interiore". Il suo approccio, finalizzato a “liberare le potenzialità di una persona (...) per aiutarla ad apprendere piuttosto che limitarsi a impartirle insegnamenti” è stato successivamente rielaborato e adattato ad un contesto aziendale da John Withmore e da altri formatori inglesi. Il coaching si è successivamente sviluppato in molti altri paesi, negli USA, in Francia, in Germania ed è stato applicato anche ad altri contesti, e al di fuori delle aziende. In Italia il coaching si è affacciato circa dieci anni fa, all'inizio sopratutto in ambito aziendale, in seguito anche come supporto verso le persone, per aiutarle nella loro vita privata (life coaching).

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