venerdì 29 gennaio 2010

IPNOSI NELLA COMUNICAZIONE

L’ipnosi e’ uno stato che naturalmente attraversiamo durante il giorno e la notte, pur non accorgendoci. E’ una sensazione simile a quando “voliamo con la fantasia” o ci “eclissiamo” immaginando qualcosa mentre magari qualcuno ci parla di una sua avventura.
Esistono dei processi mentali per cui un certo linguaggio ci fa entrare piu’ o meno consciamente in una specie di “trance ipnotica”.
Queste tecniche possono essere usate per un numero di fini illimitati. A me piace pensare che siano degli strumenti di cui si servono persone animate di valori positivi, per diffondere nel mondo messaggi di pace, di amore e di felicita’, e che abbiano come fine ultimo il miglioramento della nostra qualita’ della vita, al fine di arrivare nei cuori e nelle menti delle persone piu’ sensibili.
Nella pagina successiva si possono approfondire alcuni degli aspetti piu’ significativi del meccanismo ipnotico riferito alla comunicazione.
YES SET: ovvero la capacita’ di farsi dire “si”, utilizzando affermazioni inconfutabili, spesso dei dati di fatto oggettivi che portano il mio interlocutore a seguirmi anche nei concetti successivi (cosa avviene ora, generalizzazioni e cancellazioni), generalmente Truismi.
IPNOTIC TRIPLE: solitamente nei dialoghi, il concetto piu’ importante deve essere ribadito almeno 3 volte durante il discorso. Solitamente alla fine, dopo che il terreno del discorso e’ stato preparato con sufficiente uso di strategie complementari.
MIND READING: nel discorso sono inserite frasi del tipo: “sai benissimo di cosa sto parlando…”
STORYTELLING: utilizzo delle metafore per illustrare un concetto. Alla metafora ognuno da il significato che vuole. Piu’ la metafora e’ vaga, e piu’ posso associare il significato che voglio attribuirle.
VNS: verbi non specificati, che lasciano all’interlocutore la capacita’ di interpretarli a suo modo, così che dia la propria interpretazione a quanto viene detto.
7: per la nostra mente e’ un numero critico: difficilmente possiamo fare piu’ di 7 cose per volta, ricordare liste di 7 cose, ricordare 7 numeri di seguito, 7 regole concatenate ecc. Questo aspetto puo’ essere utilizzato per “confondere” l’ascoltatore.
VAGUE: utilizzare un linguaggio altamente evocativo, per certi aspetti fuorviante e generico, che in realta’ non dice nulla a livello di informazioni (ricorda alcuni politici? …). In questo modo le “menti” di chi ascolta sono “orientate” sul tema proposto
NPM: name process meaning, cioe’ l’uso di parole che possono avere significati molto diversi tra loro, come LIBERTA’, ORGOGLIO, CORAGGIO, ma che sono comunque altamente suggestive …
?: con alcune domande, si invita a una risposta da parte del nostro interlocutore
DOUBLELINK: se qualcuno ci chiama “corrotti, mercenari, faziosi” , e poi ci chiede : “chi di voi non ha mai tradito la fiducia”, implicitamente se rispondo o non rispondo, rientro nel primo gruppo di persone.
PASSION & EMOTION: e’ un’aspetto fondamentale emozionare con il nostro linguaggio chi ci ascolta, per rendere piu’ profonda la nostra conversazione
TIMELINE: e’ una sorta di linea immaginaria che utilizziamo per analizzare il passato e prevedere il futuro. Solitamente utilizzata per riportarci in situazioni passate di difficolta’ con la “promessa” che tutto si risolvera’ nel futuro.
NOT SET: e’ una chiave importante, quando chiediamo a qualcuno di “non” fare qualcosa in realta’ gli stiamo chiedendo di farla.
NOW: parlare di un cambiamento che vogliamo, come se fosse gia’ stato ottenuto
ALL INCLUSIVE: ovvero la capacita’ di includere “tutti” nel processo di identificazione dei temi che stiamo sviluppando

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