martedì 4 maggio 2010

Le basi della PNL - i primi 3 punti

1. La mappa non è il territorio. In quanto esseri umani non possiamo conoscere la realtà. Possiamo solo conoscere le nostre percezioni della realtà. Facciamo esperienza e rispondiamo al mondo che ci circonda principalmente attraverso i nostri sistemi rappresentazionali sensoriali. Non è la realtà a limitarci o a potenziarci, bensì la nostra mappa della realtà. La percezione soggettiva della realtà è di conseguenza diversa dalla realtà oggettiva. "Una mappa non è il territorio che raffigura, le parole non sono le cose che indicano, i simboli non sono ciò che rappresentano."
In pratica non è mai possibile sapere tutto quello che c'è da sapere su qualunque cosa: di conseguenza, per dare un senso al mondo esterno, ognuno di noi "traccia" una serie di "mappe mentali" che si basano sempre su una specifica selezione di tutte le informazioni possibili. Semplicemente, ogni persona percepisce le cose in un modo diverso. Come se in un quadro cambiamo la cornice esterna: i fatti assumono significati, o percezioni, diverse a seconda della „cornice“ nella quale li inseriamo. Questo avviene perché sono presenti una serie di filtri che generalizzano, cancellano e deformano le informazioni che “leggiamo”. Abbiamo di conseguenza una rappresentazione sintetica del mondo, che non coincide MAI con quello che c’è realmente nel mondo. La struttura profonda della nostra comprensione può essere recuperata grazie a strumenti come il Metamodello.
2. Vita e ‘mente’ sono processi sistemici. I processi che hanno luogo in un essere umano e che intercorrono tra esseri umani e il loro ambiente sono sistemici. I nostri corpi, le nostre società e il nostro universo formano un’ecologia di sistemi e sottosistemi complessi, ognuno dei quali interagisce con gli altri in una condizione di reciproca influenza. Non è possibile isolare completamente una parte del sistema rispetto alle altre. Sistemi del genere si basano su principi di ‘auto-organizzazione’ e per loro stessa natura ricercano stati ottimali di equilibrio. Qualsiasi cosa accade in una parte del sistema cibernetico qual è l’essere umano, questa influenzerà necessariamente tutte le altre parti del sistema. È molto importante pensare a se stessi in termini di sistema: quando intervieni in un’area della tua vita vi sarà una ripercussione (positiva o negativa) sulle altre aree. Chiediti pertanto se il cambiamento che intendi apportare entra in contrasto con qualche parte del tuo essere (valori, credenze, ecc).
3. Tutto ciò che ci serve è dentro di noi. Questo atteggiamento Socratico, esprime tutta la consapevolezza e la fiducia nelle nostre capacità. Per cambiare non abbiamo bisogno di “avere” qualcosa di diverso. Basta prendere coscienza di sé, essere gli autisti della nostra vita e decidere dove vogliamo andare.

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