venerdì 15 gennaio 2010

Lo ZEN per il miglioramento

 

Alan Watts, scrive nel suo libro „La via dello Zen“ le 4 nobili verita‘:

Lo Zen e‘ INDESCRIVIBILE, ma assumiamo comunque per il momento che si tratta di un qualcosa tra il Buddismo e il Taoismo


1. Duhkha (dolore) forse meglio definito con „frustrazione“, dovuto all‘errore di attaccarsi all‘ „ego“

 

2. Trishna (sete o brama di vivere) che nega la dualita‘ tra il se e il mondo esterno ma che lo vede come un tutt‘uno

 

3. Nirvana (fine dell‘ auto-frustrazione) perdere la vita significa trovarla. Il Nirvana puo‘ sorgere solo in modo spontaneo. Il Nirvana non puo‘ essere raggiunto perche‘ non puo‘ essere concepito.

 

4. L’ ottuplice sentiero

 

PENSIERO

Retta cognizione                                             

Comprende tutte le altre, la chiave e‘ la CHIARA COSCIENZA del vedere il mondo TALE QUALE E‘. Tutto e‘ incentrato sulla attenzione alla diretta esperienza, al mondo immediatamente sentito, senza filtri , nomi o etichette che distraggono dal VERO significato

Retta intenzione                                              

Proprio quella di essere consapevoli nel momento in cui viviamo  

 

AZIONE

Retta (vera) parola                                           

Retta vita                                                        

Retto sforzo                                        

Retta azione                                        

Riguardo all‘azione, si parla di RIMUOVERE gli ostacoli che impediscono una chiara consapevolezza. La mancanza dell‘osservare queste „regole“ comporta un cattivo KARMA .

L‘errore piu‘ grande si ritiene essere la volonta‘ di „afferrare“ alcunche‘ (la vita, la felicita‘) invece che agire LIBERAMENTE E SPONTANEAMENTE  (Wu-wei)

 

CONTEMPLAZIONE

Retta concentrazione                           

Retta contemplazione                          

Osservazione delle proprie sensazioni, sentimenti e pensieri SENZA il bisogno di commentare. Gli eventi vanno e vengono, ascolto del proprio corpo mentre si compiono i propri gesti e azioni. Non esiste un PROCESSO, ma semplicemente un‘unita‘ tra pensiero e pensante, soggetto e oggetto …

 

 

A mio modo di vedere, questo flash e’ la conferma che molte indicazioni ci riportano a concetti base per il nostro miglioramento:

 

-          vedere le cose come sono

-          le “cose” e i “sentimenti” sono un tutt’uno

-          rimuovere gli ostacoli

-          l’avere niente e’ avere tutto

-          l’errore di “attaccarsi” agli oggetti , ai sentimenti

 

Vi auguro una buona riflessione

Nessun commento: